La Parietaria una pianta erbacea perenne o annuale molto comune, originaria dell’Europa sud – orientale; appartiene alla famiglia delle Urticaceae. Il genere Parietaria ha diverse specie come: Parietaria officinalis, P. judaica, P. cretica, P. mauritanica, ecc; ma la più diffusa e quella che trova impiego in erboristeria la Parietaria ( Parietaria officinalis ). Questa pianta ha foglie di un bel colore verde caratteristico, con pagina superiore liscia, mentre quella inferiore coperta da peli adesivanti, che se strappate si attaccano con facilità alle vesti aderendovi perfettamente. Le foglie sono picciolate di forma ovali – lanceolate, acuminate con base ristretta e nervature traspiranti, con brattee allittiche alla base. La fioritura avviene verso la fine di marzo. Le infiorescenze sono sessili, e sono formate da fiore femminile centrale circondato da 4 – 5 fiori maschili e si trovano all’estremità delle foglie. I fiori sono di colore verdastro, dove da questi si formano dei piccoli acheni di forma ellittica che ognuno contiene un solo seme. La Parietaria e alta dai 30 ai 60 cm; i fusti sono rossastri, eretti o sdraiati, carnosi e pubescenti. Questa pianta si trova in vari ambienti, ma soprattutto lungo le crepe dei vecchi muri, e nelle zone incolte, ma cresce rigogliosa anche tra le siepi, specialmente nei luoghi freschi e riparati, dal mare fino ad una latitudine di 900 m.

Il nome della Parietaria deriva dal latino paries = parete, per la sua caratteristica di crescere comune ed abbondante lungo i muri. In passato era utilizzata anche per pulire e ridare lucentezza alle bottiglie, grazie all’appiccicosità delle sue foglie, che per questo motivo viene chiamata anche erba vetriola. La Parietaria una pianta facile da rinvenire e molto utile per le sue proprietà salutari che ha, come: antinfiammatorie, antiasmatiche, pettorale, anticalcoloso, lenitive, analgesici, cicatrizzanti, diuretica e depurative. Inoltre, le sue sommità contengano, nitrato di potassio, flavonoidi, zolfo, tannini, mucillagine, acido colico e glicemico. Le giovani e tenere foglie sono commestibili e si consumano come qualsiasi verdura, ed in allevamento possiamo utilizzare questa pianta per fare dei decotti o infusi, oppure le giovani foglie finemente tritate, le possiamo mescolare ai pastoncini, circa il 10 – 15 %, rendendoli pi appetiti, e per chi usa la frittatina può aggiungere le foglioline al preparato. Io do le foglie tal quale.
Raffaele Esposito



